DIOCESI DI HUAMBO 75 ANNI DI MISSIONE TESTIMONIANDO IL VANGELO

DIOCESI DI HUAMBO 75 ANNI DI MISSIONE TESTIMONIANDO IL VANGELO

In questo articolo vogliamo presentare una breve storia della Arcidiocesi di Huambo che si trova in Angola che da quando è stata fondata come diocesi, sono passati 75 anni.

Ci importa anzitutto dire che l’Angola è uno Stato dell’Africa Centrale. Confina a Nord con la Repubblica Democratica del Congo, a Est con lo Stato di Zambia, a Sud con la Namibia e a Ovest si affaccia sull’Oceano Atlantico. Fa parte dei paesi dell’Africa subsahariana.

Nonostante la struttura religiosa che aveva già in Angola, il Cristianesimo è arrivato con i colonizzatori portoghesi nel secolo XV. Infatti, l’Africa subsahariana fu, alla fine del XV secolo e all’inizio dell’età moderna, teatro dell’ultima impresa missionaria nell’arco di tempo qui preso in considerazione. Alla ricerca della via marina verso le Indie i portoghesi esplorarono la costa occidentale dell’Africa e vi stabilirono degli insediamenti commerciali fortificati. Nel corso di queste esplorazioni si imbatterono, nel 1482, nel territorio della foce del Congo e nel regno del Congo sul territorio dell’odierna Repubblica del Congo e dell’Angola settentrionale[1].

Prima della sua erezione, il territorio dell’allora Diocesi di Nova Lisboa fu diviso nel 1935 in tre parti: la Prefettura Apostolica Cubango, il Vicariato Generale di Huambo e la Costa di Benguela. In quello stesso anno, monsignor Luis Keilling, fu il prefetto apostolico di Cubango e vicario generale di Huambo. Morto il 30 novembre 1937, fu sostituito nella doppia posizione da Monsignore Daniel Gomes Junqueira, nominato il 10 gennaio 1938[2].

La Diocesi di Huambo (Nova Lisboa), fu creata dalla Bolla Sollemnibus Conventionibus del 4 settembre 1940, di Pio XII e eseguita il 12 gennaio 1941. La diocesi sperimentò numerosi smembramenti dando origine ad altre diocesi. Così il 27 luglio 1955, con la bolla Ad Christi Evangelium, fu creata la diocesi di Huíla (Sá da Bandeira), che copriva Namibe (Moçamedes), che dal 2009 è diventata una diocesi. Il 6 giugno 1970 con la bolla Omnimode solliciti, è stata la volta della erezione della diocesi di Benguela.

Fu il primo vescovo della diocesi di Huambo, il signor Daniel Gomes Junqueira, che il 28 settembre 1941 fu nominato e l’8 giugno dello stesso anno entrò in carica e come fondamento del suo episcopato adottò e visse il seguente motto: in Domino confido (Confido nel Signore), che vediamo ancora all’ingresso dell’Arcidiocesi e nella cappella residenziale della Cattedrale, avendo governato la diocesi dal 1940 al 1970 l’anno della sua morte.

Subito dopo la sua inaugurazione, il prelato cercò di organizzare la nuova diocesi secondo i precetti del diritto canonico, e come risultato del suo lavoro la più fiorente cristianità dell’intera colonia dell’Angola, era in questa diocesi[3]. Nei 29 anni del suo governo episcopale, la diocesi di Nova Lisboa, che era già il più grande movimento religioso al momento della sua creazione, ha visto una crescita impressionante nelle varie opere e istituzioni religiose e sociali in tutto il suo vasto territorio: Seminari, Parrocchie, missioni, istituti di istruzione primaria e secondaria e di assistenza, collegi, scuole di formazione per insegnanti, associazioni cattoliche e movimenti apostolici[4].

A causa delle trasformazioni che la Chiesa ha registrato, in particolare la Chiesa Angolana, nel 1977 c’erano altre due Province ecclesiastiche con sede a Huambo e Lubango.

Così, con la bolla Qui divino consilio di Papa Paolo VI, del 3 febbraio 1977, la diocesi di Nova Lisboa, che dall’indipendenza del paese in 1975 si chiama Huambo, fu elevata alla sede Metropolitana e nello stesso giorno, con la bolla Christianorum Utilitibus Consulentes, si sarebbe disconnesso dalla diocesi di Saurimo Monsignore Manuel Franklin da Costa per nominarlo Arcivescovo metropolita di dell’arcidiocesi di Huambo.
Monsignore Manuel Franklin da Costa, terzo vescovo e primo arcivescovo di Huambo, entrò in carica il 6 marzo 1977. Sono notabili i suoi lavori nella pastorale e nella formazione. Terminò il suo episcopato dopo dieci anni e la Santa Sede lo nominò Arcivescovo di Lubango il 20 settembre 1986[5].

Dopo la sua assenza,  è stato nominato per l’arcidiocesi di Huambo il 20 settembre 1986 Monsignore Francisco Viti, quarto vescovo e secondo arcivescovo che ha iniziato il suo lavoro in questa magna arcidiocesi il 19 ottobre dello stesso anno.

Come arcivescovo, presiede l’opera di evangelizzazione dell’arcidiocesi già cinquantenne e, per misericordia di Dio, presiede il cinquantenne della diocesi / arcidiocesi di Huambo (1940-1990), celebrato il 9 settembre 1990. Presiede inoltre l’unità e la carità apostolica della Chiesa locale in un momento difficile e travagliato.
Di notare anche che, come Pastore, ha continuato ad aumentare l’attività della vita cristiana nella diocesi, nei nella pastorale, nell’educazione, portando avanti la grande missione a lui affidata. Dopo 17 anni come arcivescovo, Francisco Viti, il 31 luglio 2003, ha presentato le sue dimissioni e la Santa Sede ha nominato il vescovo Óscar Lino Braga, vescovo di Benguela, amministratore apostolico dell’Arcidiocesi di Huambo, avendo accumulato le funzioni di vescovo di Benguela e amministratore apostolico di Huambo.

Il 7 aprile 2004, la Santa Sede ha nominato il vescovo José de Queirós Alves, vescovo della diocesi di Menongue, per governare l’arcidiocesi di Huambo. È entrato in carica il 27 giugno 2004. Così, monsignore José di Queirós Alves, vescovo titolare dell’Arcidiocesi, è il quinto vescovo e terzo arcivescovo di Huambo attualmente.

Oggi l’arcidiocesi di Huambo, da quando è stata la sua fondazione come diocesi, sono passati 75 anni. Per questo diamo grazie a Dio visto che ci sostiene e ci accompagna sempre con la sua grazia.

Sono tanti avvenimenti accaduti durante questi anni, perché la chiesa che per natura è missionaria, non lascia mai l’uomo creato all’immagine di Dio, senza riconoscere la sua propria dignità. Così che, con l’evangelizzazione la Chiesa ha dato e da ancora oggi la sua testimonianza a favore della promozione di tutte le persone.

In quello che riguarda alla pastorale, si deve dire che la diocesi è cresciuta tanto in questi 75 anni, non solo il numero dei fedeli, sacerdoti, e consacrati, ma anche le strutture distrutte  dalla guerra sono state riparate e anche sono fatte altre dal capo. Merita particolar attenzione le nuove parrocchie create per continuare a rendere testimonianza del messaggio di Cristo che ci dona la salvezza.

Si deve anche considerare che, nella arcidiocesi, ci sono tante strutture che aiutano nella promozione degli uomini: Scuole primarie, secondarie e superiore; ospedali e centri di formazione professionali. Si  deve dire veramente che tanto fanno per dare la testimonianza del messaggio evangelico che libera gli uomini.

Un altro aspetto da considerare è quello del rapporto della chiesa cattolica con altre confessioni religiose, cioè l’ecumenismo.

Questa testimonianza ancora oggi è presente e si manifesta nei fatti concreti della vita dei fedeli delle varie confessioni religiose. Così che tra queste si realizza l’ecumenismo che tra tante altre iniziative è la più visibile e, infatti è in questa forma in cui se realizza anche l’evangelizzazione, perché nelle varie occasione ci raduniamo per pregare per vari motivi, come preghiera per l’unità dei cristiani, per la pace, per le catastrofi naturali non solo del paese. Mi sembra che queste sono iniziative e pratiche che nel contesto dall’arcidiocesi di Huambo hanno in questo oggi, ragione di essere perché come Chiesa cristiana, siamo chiamati ad essere testimone del Vangelo di Gesù Cristo ovunque siamo e se deve condividere questa comune responsabilità tra le chiese, nonostante le varie differenze.

Quindi questi sono alcuni dei vari aspetti che la Chiesa settantacinquenne di Huambo realizza a favore dell’evangelizzazione, per la maggiore gloria di Dio, sapendo dunque che, si deve sempre tenere in conto che la Chiesa compie la sua missione, annunciando il Vangelo a tutti gli uomini e donne e questa attività non esclude nessun di coloro che in Gesù Cristo crede.

   Analtino CANGUIA.

[1] Cfr. M. Sievernich, La missione cristiana. Storia e presente, Queriniana, Brescia 2012, 94.
[2] Cfr. D. Samala, G. Mulungu, Breve História da Arquidiocese do Huambo (1940 – 1990),Gráfica Aguedense, Lobito, 1992, 3.
[3] Cfr. D. Samala, G. Mulungu, Breve História da Arquidiocese do Huambo (1940 – 1990), 4-5.
[4] Cfr. Ibid., 5.
[5] Cfr. Ibid., 28-29.